samedi 10 février 2024

Londra, la mostra sull’Impero romano infiamma il British Museum

Londra, la mostra sull’Impero romano infiamma il British Museum 
 I critici dei giornali britannici concordi: “Una delle esposizioni più potenti della storia”. Fino al 23 giugno
 02 FEBBRAIO 2024 dal nostro corrispondente Antonello Guerrera
 
LONDRA. LONDRA

Raramente una mostra in Inghilterra aveva ricevuto da tutti i principali quotidiani cinque stelle su cinque e complimenti rari. Ma, come spesso accade nel cuore dell’ex British Empire, qui sono pazzi per l’Impero Romano. Il Telegraph sentenzia: «Una delle mostre più potenti nella storia del British Museum». Il Times: «L’entusiasmo è irresistibile». Il Guardian: «Roma per tutti». L’Evening Standard: «Una rassegna mozzafiato».

Del resto, l’Impero Romano è uno dei capitoli della storia più amati dagli anglosassoni, basti pensare al Gladiatore con Russell Crowe, i saggi della grande storica Mary Beard fino ai video su TikTok.

C’è un precedente prestigioso: nel 2013 sempre il British Museum – attualmente terzo museo al mondo per visitatori con oltre 4 milioni all’anno – organizzò una mostra su Pompei. Ebbe un successo clamoroso, come l’omonimo romanzo di Robert Harris. Tanto che il numero degli ingressi schizzò del 20 per cento rispetto alla media di quel periodo e venne prodotto addirittura un documentario sulla rassegna: Pompeii Live from the British Museum.
 
 
 


Monache, il volto segreto del Medioevo

Miracolo di Santa Chiara, XIII secolo, antica chiesa di Santa Chiara, Nola
Miracolo di Santa Chiara, XIII secolo, antica chiesa di Santa Chiara, Nola

27 GENNAIO 2024 di Marcello Simoni

Dalla poetessa benedettina Rosvita a Ildegarda di Bingen, tra il XIII e il XV secolo le suore furono un’avanguardia sapiente che solo ora si riscopre

“Pregate per l’amanuense che scrisse questo libro. Il suo nome è Elisabeth”. Così si legge nel colophon di un graduale cistercense sopravvissuto alle nebbie del Medioevo germanico. Suor Elisabeth, vissuta in un monastero della Baviera verso il 1260, non rappresenta certo un unicum. Ermenegarda di Lamspringe, Eufemia di Firenze, Agnese di Quedlinburg e un’altra Agnese, vissuta presso il convento padovano di San Pietro, sono solo alcune delle tante monache che tra il XIII e il XV secolo svolsero il lavoro di scriba, di traduttore, di copista e forse anche di miniaturista presso lo scriptorium di qualche rinomato monastero europeo.

 Article sur le site de la Repubblica