dimanche 19 mai 2019

Spoleto 2019, oltre a teatro, musica e danza c'è la moda con Jean-Paul Gaultier


Dal 28 giugno al 14 luglio il cartellone quest'anno si concentra sui miti: letterari, artistici. L'inaugurazione con 'Proserpine'

È uno dei festival più longevi - siamo alla 62esima edizione - dei più ricchi dell’estate italiana (5 milioni di euro, tanto per il nostro paese "ma Salisburgo ne ha 80", replica il direttore) e anche quello che, tra alti e bassi, ha subìto meno trasformazioni, sempre caratterizzato come è dalla vocazione internazionale e dall’attenzione per gli 'eventi' originali. Spoleto Festival dei 2 Mondi diretto dal 2007 dal regista Giorgio Ferrara, non sarà da meno: in programma dal 28 giugno al 14 luglio, con il consueto cartellone di danza, musica, teatro, incontri, sembra concentrarsi in particolare sui miti: letterari, artistici (il teatro di tradizione giapponese) e viventi come l'auto-omaggio spettacolare del più estroso degli stilisti, Jean-Paul Gaultier.

Un mito femminile è quello dell’apertura il 28 e 30 giugno con Proserpine, tratta dal poema drammatico di Mary Shelley, adattato da René de Ceccatty e Giorgio Ferrara, anche regista, con la musica di Silvia Colasanti, valente compositrice nostrana, e sul podio Pierre-André Valade. Sempre in musica la chiusura il 14 luglio con il concerto in piazza Duomo diretto da Daniele Gatti con l'orchestra e il coro del Teatro dell'Opera di Roma. Ma andiamo con ordine. Prosperpine è l’adattamento della tragedia pastorale di Mary Shelley, sul rapimento di Proserpina da parte di Plutone, poi convinto dal padre di lei, Giove, a lasciarla libera in primavera e in estate, e farla sua in autunno e in inverno: per fortuna Mary Shelley ne fa una storia sull'ambiguità dei sentimenti, quello materno, quello filiale, ma anche quello maschile. Dice il direttore Ferrara: "L'opera fa parte di un progetto per una trilogia di rivisitazione dei miti antichi come approccio dell'inconscio e dei rapporti umani, in modo relativamente astratto, con la musica aerea, espressiva e neoclassica della Colasanti".

Nel programma la danza abbonda, specie quella dei Maestri. Dal 28 giugno si vedranno in scena i 42 ballerini tra attori,  cantanti e giovani ballerini della Ecole-Atelier Rudra Bejart di Losanna, fondata nel 1992 da Maurice Bejart, in My French Valentino, che rilegge il mito italiano di Rodolfo Valentino con le coreografie Valérie Lacaze. Dal 5 luglio focus su Hans Van Manen il padre della coreografia olandese, 87enne coreografo del neoclassicismo razionale, celebre per la raffinata semplicità e la linearità dei suoi lavori. Van Manen ha creato oltre 100 balletti con l'Het Nationale Ballet di Amsterdam  ma anche con le più importanti formazioni internazionali e naturalmente con il Dutch National Ballet che qui presenta tre dei suoi titoli maggiori: Adagio Hammerklavier considerato il capolavoro di Van Manen, Kleines Requiem del '93 e 5 Tangos su musiche di Astor Piazzolla.

Altro focus i 100 anni dalla fondazione della Bauhaus, dal 12 luglio con un programma speciale, a cura di Franco Laera, che ripercorre quello che fu il "cantiere della modernità" (titolo dell’intero progetto) all’inizio del  XXesimo secolo, che formò intere generazioni di artisti. Si vedranno le ricostruzioni del Balletto triadico di Oscar Schlemmer del 1922 dai documenti originali d'archivio della Akademie der Kunste e Quadri di una esposizione di Vassily Kandinsky sulle musiche di Modest Musorgsky del 1928, "una complessa composizione scenica, che si presenta come interazione tra paesaggio, musica, colore, luce e forme geometriche che traggono ispirazione dei dipinti di Kandinsky, alcuni dei quali sono andati persi". Sempre nella ricorrenza della Bauhaus sono previste incontri e testimonianze allo spazio Carla Fendi, grande mecenate del festival fino alla sua morte, con Achille Bonito Oliva, Roberto Favaro, Nele Hertling, Ivan Liska Vincenzo Trione, Laura Valente. Tra i ricordi in programma un incontro di Leonetta Bentivoglio in memoria di Pina Bausch.

Decisamente spettacolare si preannuncia l'autocelebrazione del più provocatorio e esuberante stilista, Jean Paul Gaultier. Suoi testi, regia e – naturalmente- costumi di Fashion Freak Show dal 4 luglio: sul palcoscenico, attori, ballerini, cantanti e artisti circensi in un lavoro che intreccia disco music, funk, pop, rock. A proposito di anniversari e ricordi, va iscritto anche dal 29 il ritorno di Marisa Berenson in Berlin Kabarett di Stéphan Druet. Con altri interpreti, l’attrice di Stanley Kubrick e Luchino Visconti, interpreta la direttrice di un cabaret nella Berlino della Repubblica di Weimar. E se parliamo di ritorni, ecco dal 5 luglio l'87enne Adriana Asti diretta per l’occasione dalla leggendaria regista coreografa Lucinda Childs in La ballata della Zerlina di Hermann Broch, un'altra drammaturgia di René de Ceccatty sull’amore, l’erotismo e la ribellione. Musiche da Philip Glass a Laurie Anderson. Per il teatro dal 4 luglio Emma Dante porta Esodo una rilettura “zingara” dell'Edipo Re di Sofocle con gli allievi attori della "Scuola dei mestieri dello spettacolo" del Teatro Biondo di Palermo e dal 5 luglio Coltelli nelle galline regia di Andreè Ruth Shammah con Eva Riccobono nel triangolo sentimentale “campagnolo” immaginato dalla penna di David Harrower. Una curiosità culturale lo spettacolo di teatro tradizionale giapponese il 28 e 29 con esempi di Kyogen e No, stili antichi della scena nipponica. Tra gli interpreti Yusuke Kanai, attore fra i più rinomati del teatro no in Giappone, caposcuola della scuola Hosho. Immancabile a Spoleto, Corrado Augias è in scena con una delle sue storie: Lucrezia Borgia dal 12 luglio raccontata attraverso la ricostruzione delle testimonianze e interpretazioni di Ferdinand Gregorovius, Victor Hugo, Geneviève Chastenet. Mentre dal 6 luglio è in programma L'elogio dell'Oblio di Paolo Mieli.

La musica riserva il 12 e 13 luglio il concerto col pianoforte di  Stefano Bollani e il  bandolim di Hamilton De Holanda. Ma prima, il 7 luglio, c’è Vinicio Capossela con la Cantata per le creature ( Perfetta Letizia e altre ballate per uomini e bestie), sua interpretazione di “Il Cantico delle Creature” di Francesco d’Assisi. Come sempre dal 29 giugno ci sono poi i Concerti di mezzogiorno. Tra le iniziative collaterali, “European Young Theatre”, cinquanta giovani attori e registi delle più importanti scuole europee e del mondo propongono i loro studi e performance, confrontandosi in una Groups Competition che si intreccia con il "Progetto Accademia" dedicata alla presentazione delle migliori esercitazioni e dei migliori saggi del 2019 dell’Accademia Silvio d'Amico di Roma presieduta da Salvatore Nastasi e diretta da Daniela Bortignoni. Inoltre il 30 giugno a cura della Fondazione Carla Fendi e con la regia di Quirino Conti, Ecce Robot esplora l’intelligenza artificiale attraverso testimonianze illustri e immagini filmiche. Repubblica, media partner, come ogni anno da qualche edizione in qua, sostiene i giovani all’interno del festival con il Premio Repubblica che sarà assegnato un talento emergente.


 https://www.repubblica.it/spettacoli/teatro-danza/2019/04/18/news/spoleto-224363317/