samedi 4 mars 2023

Pasolini e il suo sguardo 'nuovo e crudo' sul cinema: "Ti faceva vedere le cose con una prospettiva diversa" di Arianna Finos


Esce in sala il 5, 6 e 7 marzo il doc di Giancarlo Scarchilli che racconta Pasolini attraverso gli artisti che ha influenzato con il suo pensiero e le sue intuizioni

Raccontare Pier Paolo Pasolini attraverso gli artisti a cui ha cambiato l'esistenza, influenzando la loro visione del mondo e il modo di rappresentarlo. Giancarlo Scarchilli firma Pasolini - Una visione nuova, in cento sale il 5, 6 e 7 marzo con Medusa, il regista parte dalla scelta del titolo: "Pasolini ha avuto una visione nuova nel cinema, nella letteratura e nel giornalismo. Ed è questa la visione che lui ha avuto, perché con il romanzo del '55, Ragazzi di vita cambia un po' la storia della letteratura". Tra le tante testimonianze raccolte nel film,  di repertorio e nuove, ci sono Sergio Citti, Vincenzo Cerami, Bernardo Bertolucci, Filippo Ceccarelli, Pupi Avati, Daniele Luchetti, Caterina D'Amico, Walter Veltroni, Carlo Verdone, David Grieco. E c'è anche Giancarlo De Cataldo che, spiega il regista, "dice di essergli debitore per Romanzo criminale, come pure Roberto Saviano per Gomorra".

 Esce in sala il 5, 6 e 7 marzo il doc di Giancarlo Scarchilli che racconta Pasolini attraverso gli artisti che ha influenzato con il suo pensiero e le sue intuizioni

Il regista Giancarlo Scarchilli
Il regista Giancarlo Scarchilli (ansa)

 Egualmente rivoluzionario l'inizio al cinema, Accattone, "un film in cui Pasolini accompagna la storia di prostitute, magnaccia, papponi alla musica sacra. Perché, ci ricorda, ciascuna vita ha qualcosa di straordinario, sacro, ingiudicabile. E lo dice in un'epoca in cui chi viveva in borgata era un reietto". La visione diversa, "nuova e cruda" nel giornalismo e nella capacità di condizionare la vita pubblica arriva con Scritti corsari: "Ricordo un convegno al Teatro Tenda coordinato da Ettore Scola e Vittorio Gassman, in concomitanza dello spettacolo Affabulazione. C'erano Gore Vidal, Attilio e Bernardo Bertolucci, l'intellighenzia europea e Francesco Rosi, che diceva 'compro il Corriere della Sera per vedere cosa ha scritto Pasolini, capire il suo punto di vista'. Perché Pasolini era una finestra che si apriva e ti faceva vedere le cose con una prospettiva diversa".

Pasolini era, anche, un rabdomante del talento. "Sapeva vederlo in chi neanche sapeva di averlo. Chiama aiuto regista Bertolucci che scriveva poesie, Vincenzo Cerami, che era un suo allievo di scuola media, per Uccellacci e uccellini. Sergio Citti faceva il pittore edile, Dante Ferretti firma la prima scenografia con Medea. Questo è il cuore del racconto. E, paradossalmente, ha cambiato anche la mia, di vita, attraverso Sergio Citti, incontrato a quel convegno: leggendo i miei scritti, mi ha voluto come assistente in Due pezzi di pane. E da lì è iniziata la mia carriera" dice Scarchilli.

Tra i concetti che ricorrono, nel doc, l'idea della gioventù eterna di Pasolini: "Credo che oggi il suo pensiero dica ai ragazzi: abbiate il coraggio delle vostre azioni e dei vostri pensieri, osate. È stata una figura scomoda per tutti, come sottolinea Pupi Avati, era un uomo libero, capace di spiazzarti, di non dire mai quel che ti aspetti. Nasce come poeta e del poeta ha intuizioni che non si fermano al razionale e al logico. È questo che gli permette - come racconta Tonino Delli Colli - di fare un campo a Roma e un mese dopo il controcampo nello Yemen".

Una libertà assoluta anche nella scelta degli interpreti: "Chi poteva mettere Totò con Ninetto Davoli? Prendere come protagonista per Accattone un ragazzo di borgata come Franco Citti, l'icona Anna Magnani per Mamma Roma, Callas per Medea?". Tra i momenti teneri del doc Bernardo Bertolucci che racconta che quando è in crisi su un set pensa 'cosa avrebbe fatto Pasolini, e così torno alle origini del mio cinema, Accattone'". "Un altro momento che mi ha sfondato il cuore - dice ancora Scarchilli - è il racconto di David Grieco del funerale di Pasolini. Tantissima gente è venuta da tutta Italia, Franco Citti lancia un lungo sguardo che abbraccia tutta la folla e dice: 'Allora non è morto solo un frocio'". E su quella morte Davide Grieco annuncia che, con l'avvocato Stefano Maccioni e lo scrittore Giovanni Giovannetti, presenterà una richiesta di riapertura delle indagini: "Chissà che non sia la volta buona per ridare verità e decenza a una morte a cui è stata data una spiegazione ufficiale che più falsa non si può".

  https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2023/03/03/news/pasolini_una_visione_nuova_bertolucci_verdone_veltroni_avati_scola_rosi_scritti_corsari_magnani_toto-390265225/

 

 

vendredi 3 mars 2023

Pier Paolo Pasolini, chiesta la riapertura delle indagini: "Verificare tre Dna"

  

Per i legali il regista cadde in una trappola e fu picchiato a morte: "Nell'istanza di centinaia di pagine forniamo molti elementi, tante tessere che i magistrati devono mettere insieme"

 Nuova istanza alla procura di Roma per la riapertura delle indagini sulla morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta all'Idroscalo di Ostia il 2 novembre del 1975. A depositarla l'avvocato Stefano Maccioni, a nome del regista David Grieco e dello sceneggiatore Giovanni Giovannetti: nell'atto si chiede ai pm di piazzale Clodio di approfondire in modo più compiuto la questione legata ai tre Dna individuati dai carabinieri del Ris nel 2010 sulla scena del crimine.

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https://roma.repubblica.it/cronaca/2023/03/03/news/omicidio_pasolini_chiesta_riapertura_indagini_pm_roma_verificare_tre_dna-390355963/