Pensatore universale, tra i più grandi intellettuali europei, non
nasconde la sua preoccupazione: “Attraversiamo una crisi di civiltà come
negli anni Trenta. Dovremmo ripensare la politica”

PARIGI – “Attraversiamo una crisi di civiltà, e il campo democratico
potrebbe essere sconfitto”. Nel corso di una vita lunga un secolo, Edgar Morin ha abbracciato saperi diversi, con i volumi della Méthode,
l’opera enciclopedica scritta tra il 1967 e il 2006 per il quale si è
guadagnato il soprannome di “Diderot del Novecento”. Pensatore
universale, tra i più grandi intellettuali francesi, ha avuto
un’esistenza fuori dal comune: la nascita l’8 luglio 1921 nella comunità
ebrea sefardita del quartiere di Ménilmontant, la perdita della madre
quando aveva dieci anni, il coraggio di passare nella Resistenza durante
l’Occupazione, l’impegno politico nel partito comunista prima di
allontanarsene e denunciarne le epurazioni, gli anni dedicati alla
ricerca sociologica che lo hanno proiettato...
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