Dalla tradizione russa ai primi
quadri astratti. Una grande mostra al Mudec propone un viaggio alla
scoperta dell'arte del grandissimo russo: 130 opere, 50 dipinti e
spettacolari visual-telling in 3d
di
VALENTINA TOSONI
Come
tutti i bambini, mi piaceva enormemente cavalcare. Per accontentarmi,
il nostro cocchiere mi foggiava a guisa di cavallo bastoni sottili da
cui ritagliava strisce di corteccia a spirale”. L’idea
di voler essere un cavaliere e percorrere in libertà spazi
inesplorati era già presente nelle fantasie infantili di Vasilij
Kandinskij e
a questo desiderio non rinunciò nemmeno da adulto, esplorando con
audacia e galoppando senza timori alla conquista di territori mai
percorsi dall’arte figurativa prima di lui. Fondamentale il periodo
di formazione dell’immaginario visivo del grande artista russo, che
continuò ad emergere nell’arco di tutta la sua ricerca, proprio a
ciò è dedicata la mostra
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