mercredi 15 mars 2017

A Milano c'è Kandinskij, il maestro dell'invisibile

Dalla tradizione russa ai primi quadri astratti. Una grande mostra al Mudec propone un viaggio alla scoperta dell'arte del grandissimo russo: 130 opere, 50 dipinti e spettacolari visual-telling in 3d
di VALENTINA TOSONI

Come tutti i bambini, mi piaceva enormemente cavalcare. Per accontentarmi, il nostro cocchiere mi foggiava a guisa di cavallo bastoni sottili da cui ritagliava strisce di corteccia a spirale”. L’idea di voler essere un cavaliere e percorrere in libertà spazi inesplorati era già presente nelle fantasie infantili di Vasilij Kandinskij e a questo desiderio non rinunciò nemmeno da adulto, esplorando con audacia e galoppando senza timori alla conquista di territori mai percorsi dall’arte figurativa prima di lui. Fondamentale il periodo di formazione dell’immaginario visivo del grande artista russo, che continuò ad emergere nell’arco di tutta la sua ricerca, proprio a ciò è dedicata la mostra 


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